Dante nell’arte contemporanea italiana: la mostra digitale

Dante nell’arte contemporanea italiana: la mostra digitale

Nel 2020, a Palazzo Firenze, si è tenuta la mostra Verso il 2021. Dante nell’arte contemporanea italiana con il Patrocinio del Ministero della Cultura. L'esposizione ha dato seguito al successo della precedente mostra all’Universidad Católica Argentina di Buenos Aires, realizzata nel 2019 in occasione dell’83° congresso internazionale della Dante. La selezione, con oltre 50 opere grafiche prodotte nell’ambito di un progetto avviato nel 2006 dal Comitato dantesco di Foligno, sostenuto dal Comune con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, è parte di un'ampia collezione conservata presso la Biblioteca della città, che si arricchisce periodicamente di nuove opere. Ogni anno il Comitato ha commissionato ad un artista contemporaneo di fama internazionale una serie di incisioni, ispirate alle cantiche del capolavoro letterario. L’appuntamento con l’iconografia dantesca è dunque diventato ricorrente a Foligno, il luogo dove, nel 1472, venne data per la prima volta alle stampe la Divina Commedia, e ha sollecitato puntualmente le divagazioni estetiche e le profonde riflessioni poetiche degli autori.
Grazie alla collaborazione tra la Dante e il Comune di Foligno, la mostra è ora disponibile in versione digitale.
Quindici gli artisti rappresentati, esponenti della Transavanguardia, della Scuola di San Lorenzo, dell’Anacronismo e dell’Ipermanierismo: Omar Galliani, Ivan Theimer, Bruno Ceccobelli, Mimmo Paladino, Giuseppe Gallo, Enzo Cucchi, Piero Pizzi Cannella, Stefano Di Stasio, Marco Tirelli, Sandro Chia, Gianni Dessì, Nunzio Di Stefano, Emilio Isgrò, Giuseppe Stampone, e Roberto Barni.
“L’idea di affidare ad artisti contemporanei il compito di dare forma alle parole di Dante non ha mai significato immaginare una “illustrazione” della Divina Commedia - afferma Italo Tomassoni, curatore della mostra – “Ci si è posti il problema, meno ovvio, di esplorare con quali modalità il rapporto poteva svilupparsi mantenendo intatta l’identità dell’artista, e quale influenza avrebbe esercitato sugli artisti contemporanei l’immaginario dantesco”. Una doppia riflessione, dunque, quella proposta in occasione dell’evento: sugli eterni temi del Poema e sulle suggestioni potenzialmente infinite che gli artisti di oggi ne possono ricevere.