Rome Italian Language School
Italian language school in Rome
Milano scuola italiano per stranieri
Italian language school in Milan
Firenze scuola italiano per stranieri
Italian language school in Florence
Bologna scuola italiano per stranieri
Italian language school in Bologna
Torino scuola italiano per stranieri
Italian language school in Turin

The Società Dante Alighieri Italian Schools

With an extensive educational programme, the Società Dante Alighieri Italian Schools provide Italian language and culture courses that meet the various needs of the wide range of foreign students they are intended for.

The Italian Schools are located in the historic centres of Rome, Florence, Bologna, Milan and Turin, five wonderful cities among the most popular destinations in the Bel Paese. Their location is central and strategic: easy to reach with public transport and close to the most important tourist attractions of artistic and cultural heritage.

The Italian Schools are a solid point of reference for learning Italian in Italy in compliance with the main European quality standards for learning foreign languages.

The Italian Schools take part in national projects and promote collaboration with organisations, institutes, companies and Embassies.

The Italian Schools are PLIDA (Progetto di Lingua Italiana Dante Alighieri) certified centres, (https://www.dante.global/it/certificazioni/certificazione-plida) the official certificate of the Società Dante Alighieri that certifies competence of Italian as a foreign language.

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Study visa Extra EU

Study visa Extra EU

Students from outside the European Union who wish to study in Italy must apply for a study visa at the Italian consulate in their country of residence.

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The Italian language levels

The courses in classroom of Società Dante Alighieri Italian Schools are based on six levels, aligned with the Common European Framework of Reference for languages (CEFR)

Our
method

We have always been committed to teaching Italian as a foreign language. Our method is based on a well-established teaching tradition that is constantly updated to provide students with effective and engaging learning paths, whatever the chosen mode of course delivery.

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Ogni giorno da tutto il mondo

Libri
I libri della settimana: Antonelli, Montanari e Petrillo, Simonelli Macchi
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20 novembre 2025
Valerio De Luca

I libri della settimana: Antonelli, Montanari e Petrillo, Simonelli Macchi

 La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.Parola per parolaEtimi, storie e usi del lessicoA cura di Giuseppe AntonelliIl Mulino19 euro, pp. 304Ogni parola è una storia: ha alle spalle le sue vicende, i suoi viaggi, le sue peripezie, le sue metamorfosi. E questo spiega il fascino che da sempre suscita l’etimologia: il racconto che cerca di risalire alle radici, svelando – delle parole – l’origine, i sensi stratificati nel tempo, le parentele nascoste. Proprio come succede nelle centocinquantotto storie di parole affidate qui a firme autorevoli e organizzate in sezioni tematiche: dalla ricca e intramontabile eredità delle lingue classiche agli scambi con le altre grandi lingue di cultura; dalle parole nuove o legate a mode effimere a quelle antiche che nel frattempo sono uscite dall’uso; dai modi di dire alle voci oscure dei gerghi e delle terminologie tecniche. Dopo il fortunato «La vita delle parole» (2023), Giuseppe Antonelli torna con un nuovo libro destinato ad appagare il desiderio di chi ama e vuole conoscere meglio le parole dell’italiano.Giuseppe Antonelli insegna Storia della lingua italiana all’Università di Pavia; collabora con il «Corriere della Sera» ed è ospite fisso della trasmissione «Splendida cornice» in onda su RaiTre. Tra i suoi ultimi libri: «Il museo della lingua italiana» (2018), «Il Dante di tutti. Un’epopea pop» (2022) e «Il mago delle parole» (2025). Con il Mulino ha pubblicato anche «Ma cosa vuoi che sia una canzone. Mezzo secolo di italiano cantato» (2010) e «L’italiano nella società della comunicazione 2.0» (2016).Tutti a tavolaPerché la cucina italiana è un patrimonio dell'umanitàdi Massimo Montanari e Pier Luigi PetrilloEditori Laterza15 euro, pp. 116La cucina italiana è candidata all’UNESCO quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità. È una candidatura non solo intrinsecamente importante, ma dall’alto valore simbolico. Risalendo secoli di storia, Massimo Montanari e Pier Luigi Petrillo ne spiegheranno le ragioni.La cucina italiana è candidata all’UNESCO quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Ma che cosa esattamente è stato candidato? Ce lo racconteranno Massimo Montanari e Pier Luigi Petrillo, che hanno avuto un ruolo di primo piano nell’elaborazione del dossier di candidatura – di cui a dicembre 2025 si conoscerà l’esito – e che in questo libro ne spiegheranno le caratteristiche e il significato. Smentendo alcuni fraintendimenti e luoghi comuni sull’identità e sull’esistenza stessa della cucina italiana, gli autori mostrano come essa si sia formata, sia cresciuta e sia cambiata nel corso dei secoli in modo dinamico e sotto il segno dell’ibridazione, incrociando e valorizzando le esperienze di territori e popoli diversi.Massimo Montanari insegna Storia dell’alimentazione all’Università di Bologna, dove ha fondato il Master “Storia e cultura dell’alimentazione”. Pier Luigi Petrillo insegna Diritto comparato dei patrimoni culturali e del paesaggio all’Università Unitelma Sapienza di Roma, dove dirige la Cattedra UNESCO sul Patrimonio culturale immateriale. È professore di Cultural Heritage Management e Teoria e tecniche del lobbying alla Luiss Guido Carli. Ha presieduto l’organo degli esperti mondiali ICH UNESCO ed è autore di numerosi dossier di candidatura presentati all’UNESCO.I Magi nell’arte del Cinquecentodi Rosa Simonelli MacchiLuoghInteriori€ 22

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Libri
I libri della settimana: Petrarca, i rapporti Turchia-Europa, Pasolini
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31 ottobre 2025
Valerio De Luca

I libri della settimana: Petrarca, i rapporti Turchia-Europa, Pasolini

 La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.Petrarca. La vita e il mondodi Luca MarcozziCaroccipp. 580, 52 €Il volume verrà presentato venerdì 7 novembre a Palazzo Firenze (Roma).Francesco Petrarca ha lasciato ai posteri moltissime notizie sulla sua vita, più di ogni altro uomo vissuto prima di lui. Quasi tutte derivano però dal racconto che egli stesso orchestra nelle opere epistolari e letterarie, in cui inserisce elementi spesso discordanti, rielabora dati e altera circostanze per costruire un’autobiografia ideale destinata a offrire ai lettori un’immagine esemplare, a sua volta ricca di contraddizioni, dubbi e incertezze. Il volume esplora le diverse vie del labirinto ordito dall’autore e chiarisce molti equivoci cui esse conducono, lasciando emergere il ritratto di un uomo fiducioso nella forza della parola ma a disagio nel suo mondo ed esule nel proprio tempo, che ha dedicato la vita a perseguire la propria libertà materiale, individuale e morale e che, attraverso l’etica del lavoro intellettuale, ha fondato le basi della modernità. È professore ordinario di Letteratura italiana all’Università degli Studi Roma Tre. Ha dedicato molte ricerche a Dante, Petrarca e al Rinascimento. Tra le sue pubblicazioni recenti, il commento alla Comedia di Dante con figure dipinte nell’Edizione nazionale dei commenti danteschi (Salerno editrice, 2015), il volume Bembo (Franco Cesati, 2017) e la voce Petrarca, Francesco per il Dizionario Biografico degli Italiani (con F. Rico; Treccani, 2015). Alaturka / AlafrangaInterazioni culturali fra Turchia ed Europa mediterraneaA cura di Rosita D'Amora, Stefania De NardisPresentazione di Andrea RiccardiMarietti 1820240 pagine, 24 euroIl volume verrà presentato martedì 11 novembre a Palazzo Firenze (Roma)Suonare, mangiare, vestirsi, fare cinema, scrivere, parlare, produrre oggetti, pensare i rapporti fra stati alafranga o alaturka ha implicato scelte che si sono spinte ben al di là dell’esercizio teorico, ha guidato la riflessione di moltissime persone che spesso hanno fisicamente abitato e attraversato quell’area di condivisione che per secoli è stato l’Impero ottomano, poi Repubblica di Turchia, restituendo le memorie dei propri viaggi, imparando lingue, traducendo testi, componendo musica, dando vita a opere d’arte, modificando il paesaggio architettonico di città, misurandosi quotidianamente con il grande tema dell’identità, del concetto del sé e dell’altro all’interno e al di fuori dei confini del proprio paese.Rosita D’Amora è professoressa associata di Lingua turca e Storia dell’Impero ottomano presso la Sapienza Università di Roma. Negli ultimi anni le sue ricerche si sono concentrate sugli scambi e le interconnessioni culturali tra l’Italia meridionale e l’Impero ottomano a partire dal XVII secolo e in particolare sul ruolo dei mediatori culturali, delle reti di traduttori e delle circolazioni di traduzioni e idee nel Mediterraneo a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Stefania De Nardis è attualmente alla direzione del gruppo editoriale Il Portico, ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia contemporanea e si è occupata di rapporti culturali fra Italia e Turchia dall’Impero ottomano fino agli anni della repubblica kemalista.Una ragione di più per andare all'inferno. Vedere, Pasolinidi Andrea CortellessaTreccani libri25 euro, 352 pagineIl volume verrà presentato mercoledì 12 novembre a Palazzo Firenze (Roma)Non è un mistero che l’ispirazione di Pasolini fosse molto legata alle immagini dell’arte, almeno quanto alla tradizione letteraria. Ma la quasi totalità degli studi si è finora dedicata al suo rapporto col repertorio della grande pittura rinascimentale e manierista, trascurando quello controverso che ebbe con l’arte del suo tempo. Soprattutto nella sua ultima stagione, nei mesi convulsi che precedettero la tragica morte, è evidente l’attrazione – contraddittoria e combattuta – per le sperimentazioni di pittori, cineasti e fotografi dell’avanguardia: tanto avversata nelle prese di posizione pubbliche quanto presente, sia pure in modo tormentato, nel segreto dell’officina. Senza questo reagente non si capirebbero (e spesso non si sono capite) opere come Salò e Petrolio – la cui edizione più recente ha restaurato, almeno “virtualmente”, l’apparato di immagini che avrebbe dovuto accompagnare il “misterioso” romanzo lasciato doppiamente incompiuto nel novembre del 1975. Andrea Cortellessa, critico letterario, Andrea Cortellessa storico della letteratura e critico d’arte, insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi Roma Tre. Ha curato testi e mostre di grandi autori del Novecento e del nostro tempo e ha collaborato con scrittori e critici, registi teatrali e televisivi. Scrive su quotidiani e riviste. Tra le pubblicazioni più recenti: Zanzotto. Il canto nella terra (Laterza, 2021), Filologia fantastica. Ipotizzare, Manganelli (Argolibri, 2022), Con l’ascia dietro le nostre spalle. Amelia Rosselli (Electa, 2024), Forse che sì. Joyce fra Pascoli e Gadda (Quodlibet, 2025).

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