I libri della settimana: Veneziani, Di Stefano, Armiero
La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.C’era una volta il suddi Marcello VenezianiRizzoli28 euro, 256 pagineDa molti anni Marcello Veneziani riflette e scrive sul sud. Il meridione d’Italia occupa un posto speciale nella sua privata geografia dei sentimenti: il sud come «infanzia del mondo, provincia dell’universo, luogo d’ombre e di luce della nostalgia, casa dei miti». In questo straordinario libro illustrato, la nostalgia per il mondo di ieri si combina con la fascinazione per l’immagine fotografica: foto paesane e famigliari, scene di quotidianità domestica, di vita di campagna e ai bordi del mare, ritratti di antenati, primi piani, gruppi di famiglia, figure curiose, matrimoni, funerali, processioni e feste patronali. Il risultato è un viaggio di immagini e pensieri nel sud e nella fotografia, nei sentimenti e nei ricordi che suscitano, alla ricerca di un mondo e di un tempo perduti per metterne in salvo la memoria prima che cali la notte. Tra pensiero e racconto, Veneziani ha composto una incantevole biografia collettiva del nostro Meridione.Marcello Veneziani è autore di vari saggi di storia delle idee, filosofia civile e cultura politica, nonché di testi letterari e teatrali. Per Marsilio ha pubblicato Lettera agli italiani (2015), che ha ispirato un format teatrale portato in tour in tutta Italia, Alla luce del mito (2017), Imperdonabili (2017), Nostalgia degli dei (2019), Dispera bene. Manuale di consolazione e resistenza al declino (2020), La Cappa e Scontenti, il romanzo La leggenda di Fiore (2021) e Senza Eredi (2024).Una giornata meravigliosadi Paolo Di StefanoFeltrinelli18 euro, 208 pagineQuante cose possono accadere in un giovedì qualunque della vita, in una giornata immersa nel caldo di un’estate che non vuole finire?Davanti agli occhi stralunati (e all’orecchio finissimo) di un misterioso passante invisibile, nel fluire vorticoso dei minuti e delle ore, incontriamo un’umanità inquieta e confusa: due giovani amiche minacciate da un marito violento, un venditore senegalese che spera di cambiare il mondo, la bimba di uno spot televisivo alle prese con una pesca, la sorella di un pluriomicida che corre sul luogo della strage, un vincitore milionario del Superenalotto in fuga dalla moglie e la moglie che non vede l’ora di restare sola, un pittore e un giornalista in dialogo sul senso dell’arte, un’impiegata bergamasca che ama, riamata, un operaio sardo, una youtuber regina del food meridionale, una massaggiatrice cinese, un padre che parla con il gatto di sua figlia, appena uscita da un reparto pediatrico...Paolo Di Stefano, giornalista e scrittore, già responsabile della pagina culturale del “Corriere della Sera”, dove attualmente è inviato speciale, ha lavorato anche per “la Repubblica” e per la casa editrice Einaudi come editor. Ha insegnato Cultura giornalistica alla facoltà di Lettere dell’Università Statale di Milano. Tra le sue opere ricordiamo: la raccolta di poesie Minuti contati (Scheiwiller, 1990), l’intervista con Giulio Einaudi, Tutti i nostri mercoledì (Casagrande, 2001), il romanzo Nel cuore che ti cerca (Rizzoli, 2008), La catastròfa (Sellerio, 2011), sulla tragedia di Marcinelle; Giallo d'Avola (Sellerio, 2013), Ogni altra vita (il Saggiatore, 2015), I pesci devono nuotare (Rizzoli, 2016), La parrucchiera di Pizzuto (con il nome di Nino Motta, Bompiani, 2017), Respirano i muri (Contrasto 2018), Noi (Bompiani, 2020) e i romanzi per ragazzi Sekù non ha paura (Solferino, 2018) e Il ragazzo di Telbana (Giunti, 2019). Con Feltrinelli ha pubblicato i romanzi Baci da non ripetere (1994), Azzurro, troppo azzurro (1996), Tutti contenti (2003), Aiutami tu (2005), e il reportage La famiglia in bilico (2001), oltre a l’introduzione a La mite (1997) di Dostoevskij per i “Classici”.Un pensiero ribelledi Mirella ArmieroSolferino176 pagine, 16,50 euroÈ l’8 aprile 1906, il Vesuvio erutta. In mezzo al caos, un manipolo di scienziati si muove controcorrente rispetto alla folla che fugge: vogliono osservare da vicino l’evento, raccogliere minerali. Tra loro c’è una scienziata poco più che trentenne: è nata nella lontana Siberia, si chiama Maria, ed è la figlia del grande anarchico Michail Bakunin. Il suo destino è intrecciato a quello della terra che il padre ha scelto per stabilirsi e per cercare di realizzare i suoi ideali politici: a Napoli Maria è cresciuta, studia con tale impegno da diventare la prima donna in Italia a laurearsi in Chimica, sarà la prima a ottenere una cattedra da ordinario. Protagonista della vita culturale della città e di missioni all’estero per studiare progetti pionieristici, darà scandalo per la sua relazione con un uomo più giovane e al contempo diventerà proverbiale per il suo rigore accademico. Nella città occupata dai nazisti proverà a salvare dalla distruzione la biblioteca dell’università, opponendosi con coraggio ai soldati. E pur essendo figlia di un altro uomo, per tutta la vita si batterà per mantenere e difendere la memoria di quello che considera suo padre, Bakunin.Mirella Armiero dirige le pagine culturali del «Corriere del Mezzogiorno», redazione napoletana del «Corriere della Sera». È membro della giuria del Premio Napoli. Firma una rubrica settimanale di recensioni letterarie. Per Solferino ha curato l’antologia Napoli stanca (2023). Per e/o ha curato Modi per sopravvivere, antologia degli scritti politici di Fabrizia Ramondino.
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