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The Società Dante Alighieri Italian Schools

With an extensive educational programme, the Società Dante Alighieri Italian Schools provide Italian language and culture courses that meet the various needs of the wide range of foreign students they are intended for.

The Italian Schools are located in the historic centres of Rome, Florence, Bologna, Milan and Turin, five wonderful cities among the most popular destinations in the Bel Paese. Their location is central and strategic: easy to reach with public transport and close to the most important tourist attractions of artistic and cultural heritage.

The Italian Schools are a solid point of reference for learning Italian in Italy in compliance with the main European quality standards for learning foreign languages.

The Italian Schools take part in national projects and promote collaboration with organisations, institutes, companies and Embassies.

The Italian Schools are PLIDA (Progetto di Lingua Italiana Dante Alighieri) certified centres, (https://www.dante.global/it/certificazioni/certificazione-plida) the official certificate of the Società Dante Alighieri that certifies competence of Italian as a foreign language.

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Study visa Extra EU

Study visa Extra EU

Students from outside the European Union who wish to study in Italy must apply for a study visa at the Italian consulate in their country of residence.

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The Italian language levels

The courses in classroom of Società Dante Alighieri Italian Schools are based on six levels, aligned with the Common European Framework of Reference for languages (CEFR)

Our
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We have always been committed to teaching Italian as a foreign language. Our method is based on a well-established teaching tradition that is constantly updated to provide students with effective and engaging learning paths, whatever the chosen mode of course delivery.

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Ogni giorno da tutto il mondo

Libri
I libri della settimana: Ayroldi, Braccini, Ciconte.
04 luglio 2025
Aldina Giulia Villari

I libri della settimana: Ayroldi, Braccini, Ciconte.

La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.

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Libri
I libri della settimana: Rossari, Castagna, De Gregorio
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24 giugno 2025
Valerio De Luca

I libri della settimana: Rossari, Castagna, De Gregorio

 La redazione della Dante consiglia una selezione tra narrativa e saggistica di autori italiani o testi originali in lingua italiana.Piccolo dizionario delle malattie letterariedi Marco RossariEinaudi13,50 euro, pp.96Con intelligenza e sarcasmo, Marco Rossari stila un elenco curioso ed esilarante di tic, compulsioni, vizi, vezzi e malattie immaginarie contratte da chi, nella vita, ha scelto di dedicarsi anima e corpo ai libri. Troverete l’antidepressivo Sedaris, il morbo di Bernhard, i medicamenti fasulli dell’autopubblicazione, la plaquette come forma di infezione batterica contratta tramite enjambement e la bukowskite, che sappiamo di avere quando ci svegliamo dopo una sbronza e improvvisamente ci sentiamo scrittori. E poi la temutissima sindrome di Franzen e quella adolescenziale di Siddharta, il borgesismo come forma acuta di labirintite. Chi contrae l’intellettualite legge Bachtin mentre tutta l’Italia guarda Sanremo, invece chi romanza troppo la propria vita potrebbe aver preso il morbo di Zeno… Pubblicato per la prima volta da Italo Svevo Edizioni nel 2016, torna in una nuova versione rivista e ampliata questo divertissement acuminato, perfetto per chi è capace di non prendersi troppo sul serio. Marco Rossari ha pubblicato per Einaudi i romanzi Nel cuore della notte (2018) e L'ombra del vulcano (2023) e Piccolo dizionario delle malattie letterarie (2025). Nel 2019 ha pubblicato il volume di poesie Le bambinacce (Feltrinelli) a quattro mani con Veronica Raimo. Ha tradotto e curato opere di Francis Scott Fitzgerald, Truman Capote, Anthony Burgess, Charles Dickens, Joseph Conrad, George Orwell e tanti altri. Ha curato l'antologia Racconti da ridere (Einaudi 2017). Scrive per numerose testate e insegna alla scuola Belleville di Milano.Ad extra. Cattolici e cultura: un dibattitoa cura di Edoardo CastagnaVita e pensiero - Avvenire182 pagine, 15 euro«Molta morale, poca comunità, zero cultura»: questa frase di Pierangelo Sequeri è rimbalzata tra le pareti degli intellettuali cattolici o vicini al mondo cattolico sgretolando un muro di cartone che ha rilevato una voglia di discutere del binomio cultura-fede cattolica, oggi molto trascurato. Da quell’articolo apparso su «Avvenire», che invitava ad extra, a uscire cioè da un certo confinamento di idee, produzioni, azioni, è nato un ricco dibattito con importanti nomi della cultura. Voci che diventano ora una raccolta per andare tutti insieme oltre. Come ha scritto Sequeri: «La fede che Gesù cerca fra gli umani non è riservata ai preti e ai profeti, ai battezzati e ai salvati. La Chiesa è ancora balbettante su questo, e fatica a trovare le parole per dirlo. Non sa ancora bene come “dirlo”, ma nel profondo della sua coscienza sa di “saperlo”». Bisogna andare oltre una certa paccottiglia di pensiero che edulcora la realtà senza risolvere o aggiungere nulla. Oltre quei recinti che tengono sotterrati i tesori accumulati in questi decenni da una riflessione teologica incredibilmente più ispirata, da una spiritualità straordinariamente più vitale, da una concezione di Chiesa più comunitaria. Una ricchezza che deve essere messa in circolo con nuove forze e pensiero, con la capacità di dialogo che cerca di esprimere questo dibattito.Edoardo Castagna è responsabile dal 2016 della sezione culturale di «Avvenire», composta dalle pagine quotidiane Agorà, dal settimanale Gutenberg e dal mensile «Luoghi dell’Infinito». Ha pubblicato, tra l’altro, i saggi L’uomo di Uz. Giobbe e la letteratura del Novecento (2007) e Ariani. Origine, storia e redenzione di un mito che ha insanguinato il Novecento (2012). È docente di Teoria e tecniche dell’informazione culturale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.Di madre in figliadi Concita De Gregorio Feltrinelli16 euro, 160 pagineConcita De Gregorio intreccia tre generazioni, tre epoche della storia e tre stagioni della vita nelle voci di Marilù, Angela e Adè: subito così vere, così vulnerabili e vive da risuonare immediatamente intime.Marilù abita in cima a un’isola: sotto c’è il villaggio, in mezzo il bosco e infine la radura con la sua casa, dove nemmeno i frequenti incendi estivi possono raggiungerla. È una donna che affascina ma un po’ spaventa, perché porta con sé il fatto di essere stata molto libera negli anni più liberi del secolo scorso, gli psichedelici Settanta. Fin troppo, pensa sua figlia Angela, che sente di averne ricevuto soltanto trascuratezza. Ora Angela si trova costretta a malincuore ad affidarle per tre mesi la figlia Adelaide – che si fa chiamare Adè –, adolescente tanto attiva in Rete quanto insicura nel mondo e nel proprio corpo. In questa lunga estate nonna e nipote si ritrovano insieme dopo dieci anni, si conoscono e si riconoscono, mentre la madre irrompe con telefonate ansiose sul fisso di casa perché, come primo gesto, Marilù ha requisito il cellulare alla ragazza. Per Adè la vacanza non potrebbe cominciare peggio, invece a poco a poco diventa un’avventura...Concita De Gregorio, giornalista de La Repubblica e scrittrice. Dal 2008 al 2011 è stata direttore de «l'Unità». Tra le sue pubblicazioni si ricordano Non lavate questo sangue (Laterza, 2001); Una madre lo sa. Tutte le ombre dell'amore perfetto (Mondadori, 2006); Malamore. Esercizi di resistenza al dolore (Mondadori, 2008); Così è la vita (Einaudi, 2011); Un giorno sull'isola (Einaudi, 2014); Mi sa che fuori è primavera (Feltrinelli, 2015); Cosa pensano le ragazze (Einaudi, 2016) e Nella notte (Feltrinelli, 2019).

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Libri
I libri della settimana: i 5 finalisti del Premio Strega 2025
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18 giugno 2025
Valerio De Luca

I libri della settimana: i 5 finalisti del Premio Strega 2025

 Ecco i cinque libri finalisti che si contenderanno il Premio Strega 2025. Chi vincerà? L'anniversariodi Andrea BajaniFeltrinelli16 euro, 128 pagine Ci si può liberare dai propri genitori? Dal male che ci hanno fatto? Senza ritorno e senza appello? Il romanzo di Bajani è il ritratto struggente di una donna a perdere, che ha rinunciato a tutto pur di essere qualcosa agli occhi del marito, mentre lui tiene lei e i figli dentro un regime in cui possesso e richiesta d’amore sono i lacci di un unico nodo. L’isolamento stagno a cui li costringe viene infranto a tratti dagli squilli di un apparecchio telefonico mal tollerato, da qualche sporadico compagno di scuola, da un’amica della madre che viene presto bandita.In questo microcosmo concentrazionario, a poco a poco si innesta nel figlio, e nei lettori, un desiderio insopprimibile di rinascita – essere sé stessi, vivere la propria vita, aprirsi agli altri senza il terrore delle ritorsioni. Con la certezza che, per mettersi in salvo, da lì niente può essere salvato. Andrea Bajani è autore, fra gli altri, dei romanzi Cordiali saluti (Einaudi 2005), Se consideri le colpe (Einaudi 2007), Ogni promessa (Einaudi 2010, Feltrinelli UE 2021), Mi riconosci (2013), La gentile clientela (2013) e Il libro delle case (2021). È inoltre autore dei volumi di poesie Promemoria (Einaudi 2017), Dimora naturale (Einaudi 2020) e L’amore viene prima (Feltrinelli, 2022).Quello che so di tedi Nadia TerranovaGuanda272 pagine, 19 euroC’è una donna in questa storia che, di fronte alla figlia appena nata, ha una sola certezza: da ora non potrà mai più permettersi di impazzire. La follia nella sua famiglia non è solo un pensiero astratto ma ha un nome, e quel nome è Venera. Una bisnonna che ha sempre avuto un posto speciale nei suoi sogni. Ma chi era Venera? Qual è stato l’evento che l’ha portata a varcare la soglia del Mandalari, il manicomio di Messina, in un giorno di marzo? Per scoprirlo, è fondamentale interrogare la Mitologia Familiare, che però forse mente, forse sbaglia, trasfigura ogni episodio con dettagli inattendibili.Il romanzo è "una storia di donne, ma anche di uomini. Di padri che hanno spalle larghe e braccia lunghe, buone per lanciare granate in guerra. Di padri che possono spaventarsi, fuggire, perdersi".Nadia Terranova ha pubblicato i romanzi Gli anni al contrario (2015), Addio fantasmi (2018) e Trema la notte (2022). Collabora con le pagine culturali della Repubblica e della Stampa ed è la curatrice della rivista letteraria K edita da Linkiesta. Perduto è questo maredi Elisabetta RasyRizzoli240 pagine, 18 euroNapoli, anni Cinquanta. Una città tanto piena di luce da sembrare quasi fatata. Ma anche devastata dalla guerra e dimenticata dalla storia. Da lì, all’improvviso, una ragazzina viene portata via, lasciando per sempre il padre nell’ombra di una casa elegante e fatiscente. Lei crede di dimenticarlo ma, molti decenni dopo, la morte di un amico e maestro amato, lo scrittore napoletano Raffaele La Capria, fa riemergere dal fondo della memoria l’immagine di lui. Della stessa generazione, i due uomini hanno avuto un diverso destino: l’uno realizzato nei suoi libri, l’altro murato nella sua solitudine. Eppure entrambi sono stati ammaliati e respinti da quella città di incanto e desolazione, entrambi scossi e feriti da intimi segreti. Così sullo sfondo dei loro desideri e tormenti comincia un viaggio nella terra straniera del passato, e si snoda la storia di quella ragazzina che cresce e si forma sotto il segno della diversità, in un’Italia poco accogliente per le donne che non si adeguano alle regole del gioco femminile.Elisabetta Rasy ha pubblicato numerosi romanzi, racconti e saggi di argomento letterario, molti dei quali dedicati alla scrittura femminile. Collabora con il “Sole 24 Ore”. Tra i suoi libri, disponibili in Rizzoli e BUR, ricordiamo Posillipo, Ritratti di signora, L’ombra della luna, Tra noi due, L’estranea, Memorie di una lettrice notturna e Tre passioni.Chiudo la porta e urlodi Paolo NoriMondadori19 euro, 204 pagineRaffaello Baldini è un poeta grandissimo eppure pochi sanno chi è, e di quei pochi pochissimi ne hanno riconosciuto la voce. Perché scrive nel bel dialetto di Sant’Arcangelo di Romagna? Ma no. Paolo Nori ci rammenta che è poeta enorme anche nel bell’italiano con cui il poeta ha sempre tradotto a pie’ di pagina i suoi versi. E quante storie si trascinano appresso quei versi, quante immagini suscitano, quanti personaggi, quanto universo c’è in quel mondo apparentemente piccolo. Come sua consuetudine, Paolo Nori attraversa l’avventura poetica di Baldini quasi come non ci fosse altro intorno, di sé facendo il filtro di una bellezza che viene su come da un fontanile e fa paura, perché ci lascia straniti. Paolo Nori ha pubblicato romanzi e saggi, tra i quali Bassotuba non c’è (1999), Si chiama Francesca, questo romanzo (2002), Noi la farem vendetta (2006), I malcontenti (2010), I russi sono matti (2019), Che dispiacere (2020) Sanguina ancora (2021) e Vi avverto che vivo per l’ultima volta (2023). Ha tradotto e curato opere, tra gli altri, di Puškin, Gogol’, Lermontov, Turgenev, Tolstoj, Čechov, Dostoevskij, Bulgakov, Chlebnikov, Charms.Inventario di quel che resta dopo che la foresta bruciadi Michele RuolTerraRossa16 euro, 208 pagineQuesto libro è stato il più votato dai Presidi letterari della Società Dante Alighieri, che esprimono il voto collettivo della Dante al Premio Strega (LEGGI DI PIU').

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