La Divina Commedia "Canto dopo canto"

La Divina Commedia "Canto dopo canto"

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Canto dopo canto. La Divina Commedia illustrata da Giovanni Tommasi Ferroni è un progetto editoriale ideato dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con Opera, Società Italiana di Arte e Cultura, nell’ambito della manifestazione internazionale “Canto dopo canto”, promossa in occasione del 700° anniversario della morte di Dante.

La pubblicazione, opera d’arte in forma di libro, raccoglie la riproduzione dei cento disegni realizzati tra il 2020 e il 2021 dal maestro Tommasi Ferroni e ispirati al capolavoro dantesco ed è stata stampata in tiratura limitata a centosessanta esemplari contraddistinti da numeri arabi da 1/160 a 160/160 e quindici esemplari contraddistinti da numeri romani da I/XV a XV/XV.

Le tavole, in formato cm 47x32, sono state eseguite al torchio manuale al tratto a cinque colori su carta Fabriano Tiepolo gr. 130 formato cm 70x100, a partire dagli impianti ricavati dai disegni originali dell’artista, sotto la supervisione di Luigi Berardinelli in Verona. Tutte recano il numero di esemplare e la firma autografa dell’autore.

L’opera è completata dalla trascrizione integrale della Divina Commedia nella edizione nazionale curata da Giorgio Petrocchi, dalla prefazione di Andrea Riccardi, Presidente della Società Dante Alighieri, dall’introduzione di Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri e da una nota dell’Editore. Le pagine di testo e le tavole sono racchiuse in un prezioso scrigno-contenitore realizzato artigianalmente e rivestito in pelle di colore blu tamponata a mano presso la legatoria Tuderte in Todi, corredato, in copertina, dall’opera Dante e i tre Regni del maestro Tommasi Ferroni.

L’iniziativa Canto dopo canto, oltre alla preziosa pubblicazione, comprende la mostra itinerante delle cento tavole originali che verrà ospitata in prestigiose sedi museali, secondo una programmazione in corso di definizione. Una prima tappa ha già avuto luogo presso il Museo Khanenko di Kiev nell’ambito della Settimana della Lingua italiana 2021, con il patrocinio del Ministero della Cultura e in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Ucraina e l’Istituto Italiano di Cultura di Kiev.

Dalla Prefazione di Andrea Riccardi
«I fogli dell’artista romano, riprodotti in facsimile e raccolti in questo prezioso volume grazie alla collaborazione tra Società Dante Alighieri e Opera edizioni, offrono un inedito percorso di rilettura del poema: consentono al lettore di assistere visivamente all’immaginario viaggio lungo i tre regni oltremondani, di soffermarsi sugli episodi salienti, di recepire l’allegorico messaggio che Dante continua a inviare dalla sua epoca alla nostra per non dimenticare di perseguire la “diritta via”. L’eco dei versi danteschi, ambasciatori della lingua e della cultura italiana nel mondo, rimane infatti attualissimo e universale. E riviverli attraverso l’arte è il modo ideale per cogliere quel caratteristico intreccio tra parola e figurazione, tra razionalità e spiritualità, tra scienza e fede, che ha assicurato alla Divina Commedia, capolavoro immortale e assoluto, un posto unico all’interno del patrimonio culturale dell’Umanità.»

Dal testo critico di Alessandro Masi
“Canto dopo canto. La Divina Commedia illustrata da Giovanni Tommasi Ferroni”

«Giovanni Tommasi Ferroni, pittore di solida tradizione famigliare e di forte ascendenza barocca, come ebbe a dire di lui Philippe Daverio, ha un profilo artistico prettamente di scuola tosco-romana. Il suo attaccamento alla tradizione non è formale, ma di sostanza, ossia di vera natura intellettuale; è come un’intima pelle in cui è avvolta tutta la sua storia individuale di artista e più generalmente di famiglia [ … ] Giovanni Tommasi Ferroni questo esercizio illustrativo lo ha fatto proprio, affrancando con la sua arte lo scopo illustrativo del testo poetico per dimostrare invece quanto si può essere vicino a Dio con la sola immagine. Non è arte religiosa quella di Ferroni, e la Divina Commedia non è un testo teologico da divulgare, ma è il Sacrum che sta nell’opera che si compie per volontà e potenza del Signore, che tutto governa secondo un disegno celeste e provvidenziale. Dire che l’artista sia un neoplatonico, dirlo oggi, sarebbe come parlare di san Francesco a una natura che non c’è più; eppure Giovanni Tommasi Ferroni ha una capacità di resilienza, come si dice oggi, indiscutibilmente forte e ostinata nel tracciare strade nuove e spiritualmente adatte all’uomo del XXI secolo.»

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Biografia di Giovanni Tommasi Ferroni
Giovanni Tommasi Ferroni nasce a Roma il 12 novembre 1967 da una famiglia toscana di artisti da diverse generazioni e di grande talento: oltre al padre Riccardo vi si annoverano il nonno Leone, lo zio Marcello e la sorella Elena. Ancora bambino inizia a frequentare lo studio del padre e lo studio di scultura dello zio Marcello. Proseguirà nella disciplina del disegno, ponendo particolare attenzione alla raffigurazione dell’anatomia. Dopo la maturità classica studia storia dell’arte presso “La Sapienza” di Roma.
La sua prima personale risale al 1991. Nel 1995 prende parte alla mostra Un sogno che cambia il mondo, organizzata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Da questo momento la sua attività assume una piega internazionale di grande slancio. Espone regolarmente nelle gallerie “Steltman”, ad Amsterdam e a New York (1996-2007) e, da solo o in collettive, nelle più importanti città europee, negli Stati Uniti e in Oriente.
Nel 1999 viene pubblicata la prima monografia sulla sua opera, curata da Donald Kuspit, che definisce la pittura di Tommasi Ferroni «lussureggiante, virile, esotica».
Nel 2006 presso il museo “Jan van der Togt” di Amstelveen (Olanda) viene organizzata un’ampia retrospettiva, accompagnata da un testo di Philippe Daverio. Nel 2011 Tommasi Ferroni, invitato da Vittorio Sgarbi, è presente alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia per i 150 anni dell’Unità. Nel 2015 viene allestita a Pietrasanta la mostra Tommasi - ab imis, con catalogo curato da Elisa Gradi. Nel 2016 gli viene dedicata un’altra retrospettiva presso il castello Acquaviva d’Aragona di Conversano, e, nel 2018, la diciassettesima biennale di Saint Léonard de Noblat in Francia.
Ha insegnato presso il “Rome Center of Liberal Arts” dell’Università “Loyola” di Chicago (nel 2001 e 2002), presso il “Lorenzo de’ Medici Institute” di Firenze (nel 2014) e presso l’Accademia di Belle Arti di Roma (“Scuola libera del nudo”).
Tommasi Ferroni è presente nel Lessico del XXI secolo dell’Enciclopedia Treccani. Vive e lavora tra Roma e Pieve di Camaiore.

Collaborazioni e riferimenti
Progetto di: Società Dante Alighieri e Opera edizioni
Contributi: Andrea Riccardi, Alessandro Masi, Fabio Lazzari