Roma, un nome, più lingue
Luca Serianni e il plurilinguismo della Città Eterna
Venerdì 26 novembre, ore 17.00 a Palazzo Firenze (piazza di Firenze n. 27, Roma) si terrà il terzo appuntamento delle Conversazioni romane. La diretta degli incontri si può seguire su Dante Global www.dante.global e su www.fondazionemarcobesso.net/eventi.
La lingua madre della Città Eterna è il latino, ma davvero gli antichi romani parlavano solo quello? E come siamo passati dal latino al romanesco? Si può dire che Roma non abbia un vero dialetto ma un vernacolo?
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Luca Serianni risponde a queste domande partendo dai primi insediamenti etruschi e latini per arrivare alle lingue contemporanee della capitale, passando per la fase cruciale dei Papi medicei del Cinquecento, la cui corte è principale artefice della "toscanizzazione" del volgare parlato a Roma. Ma sono tante le incursioni linguistiche che hanno modificato il romanesco arcaico. Le mille lingue di Roma è una mappa che segue le sorti alterne di una lingua forgiata da dinamiche costanti di integrazione e che ha per risultato l'essenziale e originario plurilinguismo della nostra capitale.
Se ne parlerà venerdì 26 novembre, alle ore 17, nel corso di un incontro presso la Società Dante Alighieri: “Roma, un nome, più lingue” è il terzo appuntamento della rassegna “Conversazioni romane”, in collaborazione tra la Società Dante Alighieri e la Fondazione Marco Besso. Con Luca Serianni ci sarà il Segretario Generale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi.
Nel rispetto delle misure anticontagio, l’ingresso sarà consentito con green pass e previa iscrizione su eventi@ladante.it entro il 25 novembre 2021
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