E ’l mastin vecchio e ’l nuovo da Verrucchio

E ’l mastin vecchio e ’l nuovo da Verrucchio
che fecer di Montagna il mal governo
là dove soglion fan d’i denti succhio

(Inferno, Canto XXVII, 46-48)

Nell’ottava bolgia, a dialogo con Guido di Montefeltro, Dante parla dei due mastini di Verrucchio (Verucchio): si tratta di Malatesta II e Malatestino, padre e figlio, originari della cittadina romagnola e divenuti signori di Rimini. I due, allora viventi, erano noti per la loro spietatezza: il poeta narra che erano soliti usare i denti dei nemici come succhiello. Dante cita anche Montagna dei Parcitadi, capo dei Ghibellini di Rimini, imprigionato e ucciso per volere degli stessi Malatesta.

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Leggere di Verucchio

La passione per la lettura

A Verucchio ha sede un'associazione di promozione sociale di carattere culturale che si propone di promuovere il libro e la passione per la lettura: "Rilego e rileggo" si rivolge soprattutto alle generazioni più giovani con una Biblioteca e un laboratorio di legatoria. Ha inoltre organizzato il Festival "Terre vicine e lontane".

[La foto è presa dalla pagina Facebook dell'associazione]