La prima “Biblioteca della Pace” è stata fondata in Libano nel 2018 presso il comando del settore ovest dell’UNIFIL, popolata dai volumi, in italiano, donati dalla Società Dante Alighieri, che ha chiamato a contribuire anche le case editrici italiane, con opere che spaziano da Dante a Carducci, da Pirandello ai più recenti autori del Premio Strega.

"L’italiano si dimostra sempre più una lingua di pace e relazioni, in molti ambiti civili e socioculturali" ha dichiarato il Presidente della Società Dante Alighieri Andrea Riccardi. "Importante, in questo senso, l’accordo con il Ministero della Difesa, che apre a collaborazioni linguistico-culturali con le nostre forze armate protagoniste di azioni di peace-keeping su molti scenari mondiali. L’apertura di una Biblioteca della pace nella base Millevoi – conclude Riccardi – è un esempio di cooperazione linguistico-culturale che arricchisce la rete delle biblioteche presenti nella rete mondiale dei nostri Comitati, una risorsa preziosa per le azioni di sistema sviluppate a livello centrale in favore del 'mondo in italiano'". 
L’accordo tra il Ministero della Difesa e la Dante ha il fine generale di «progettare iniziative che consentano alle Forze armate italiane, impegnate in missioni internazionali  o che ospitano rappresentanti di altri eserciti in programmi di cooperazione nel nostro paese, di avvalersi della collaborazione della Dante nella diffusione della lingua e della cultura italiane a sostegno delle relazioni interpersonali e istituzionali sia per il riconoscimento ufficiale delle competenze linguistiche in italiano, come lingua straniera».
Per la realizzazione del progetto è stata decisiva l’opera del Comitato Dante di Tripoli di Siria in Libano, che da tempo collabora con i militari italiani della missione UNIFIL, nel sud del paese, per azioni di formazione linguistica con le forze armate libanesi.