La più importante testimonianza che resta a Imola dei tempi di Dante è la Rocca sforzesca, risalente al XIII secolo, tipica costruzione fortificata con il mastio e le segrete. Nel secolo successivo (1472-1484) alla struttura furono apposte delle modifiche ordinate dalla corte milanese degli Sforza: inseriti rivellini, torrioni e cannoniere con emblemi della signoria Riario-Sforza. La trasformazione proseguì col nuovo signore di Imola, Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV e sposo di Caterina Sforza. All’interno della rocca troviamo una collezione di ceramiche e armi.